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LESIONI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI

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La cuffia dei rotatori è un insieme di 4 tendini che, oltre a permettere la rotazione della spalla, fungono da depressori della testa omerale mantendola centrata nella glena durante tutto l’arco di movimento. 

I quadri patologici possono andare da infiammazioni (conflitto sub-acromiale, tendinite del CLBB, spalla congelata, calcificazioni) fino a rotture vere e proprie di uno o più tendini (età soprattutto > 40 anni).

Il paziente presenta spesso sintomi quali il dolore notturno e durante la mobilizzazione della spalla; la diagnosi viene posta con la visita e con esami diagnostici, in particolare radiografia e risonanza magnetica.

Qualora vi sia una indicazione chirurgica, tratto queste patologie in artroscopia (a cielo aperto solo alcune rare lesioni isolate del sottoscapolare), eseguendo 4-5 incisioni di circa 0,5 cm (portali) per accedere allo spazio articolare e subacromiale. Attraverso questi portali si introducono un'ottica per la visione (telecamera) e gli strumenti di lavoro per reinserire il tendine lesionato sull'omero attraverso una o più viti (suture anchor). Dopo l'intervento il paziente deve mantenere un tutore per 3 settimane, dopo le quali va intrapreso un percorso di fisiokinesiterapia che dura circa 2-3 mesi prima di poter tornare alle attività sportive o lavorative pesanti.

In caso di lesioni massive non riparabili di questi tendini con perdita del compenso scapolo-omerale, utilizzo interventi di salvataggio (transfer del gran dorsale o spaziatore sub-acromiale), qualora non si sia già instaurato un quadro artrosico o di grave limitazione del movimento. Queste lesioni infatti, se non correttamente trattate, possono portare ad artrosi eccentrica della spalla (gleno-omerale) per risalita della testa omerale, con quadri invalidanti soprattutto dopo i 65 anni che possono richiedere un intervento di protesi inversa della spalla. 

 

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